La più antica stesura del Cantico delle Creature, parte del Codice 338 (XIII sec.) da sempre custodito nella Biblioteca del Sacro Convento di Assisi, è il cuore della mostra “Frate Francesco. Tracce, parole, immagini” esposta all’ONU Organizzazione delle Nazioni Unite- New York e successivamente al Brooklyn Borough Hall, NY e presso il Sacro Convento di San Francesco in Assisi.
In un’epoca in cui la spiritualità francescana è tornata ad essere riferimento e modello, anche grazie alla capacità di Papa Francesco di attualizzare il messaggio del santo di Assisi, la mostra, attraverso testimonianze antiche, uniche, preziose e raramente accessibili al pubblico, consente al visitatore di avvicinare e conoscere Francesco d’Assisi, uomo e santo.
I pezzi esposti nella mostra, manoscritti del XIII e XIV secolo e Bolle Papali, provengono tutti dal Fondo della Biblioteca del Sacro Convento di Assisi, che raccoglie i fondi librari e archivistici incamerati dal nascente Regno d’Italia a seguito della soppressione degli ordini religiosi del 1866. Si tratta dei più antichi documenti pontifici e codici manoscritti che riguardano in modo diretto la persona del Santo di Assisi: un tesoro documentario mai finora esposto in modo unitario.
Il percorso espositivo si articola in tre sezioni: Tracce, Parole ,Immagini. Le Tracce sono quelle lasciate da Francesco al livello della documentazione ufficiale, nei documenti pontifici e in alcuni istrumenti notarili. Assolutamente fondamentale la presenza, quindi, del Manoscritto 338: una miscellanea che contiene la più antica copia esistente degli scritti del Santo di Assisi: risale al XIII secolo e conserva, tra gli altri, i 12 capitoli della Regula fratrum minorum (1223) approvata nel 1223 da Papa Onorio III, con la quale Francesco diede ai frati della comunità un indirizzo spirituale e la serie di norme pratiche destinate a regolare la loro vita quotidiana. Sempre nel Manoscritto 338 sono contenute le Laudes creaturarum, più conosciute come Il Cantico delle Creature, considerato la prima opera in volgare antico e riconosciuto, sin dal Settecento, come il testo poetico più antico della letteratura italiana. Completano la prima sezione alcune Bolle Papali, tra cui una del 1220 che testimonia per la prima volta il nome del santo in un documento ufficiale.
La sezione Parole contiene alcuni esemplari delle più antiche biografie del santo, le legendae agiografiche. tra cui alcuni pezzi rarissimi: un frammento della Vita beati Francisci o Vita prima di Tommaso da Celano, la più antica opera dedicata a san Francesco; il rarissimo Memoriale in desiderio animae o Vita Seconda del 1247; la Legenda Maior e la Legenda Minor di Bonaventura da Bagnoregio, in copie dell’inizio del XIV secolo; i Fioretti di san Francesco, la più celebre raccolta agiografica francescana in lingua volgare, che ebbe il merito di rendere accessibile a tutti i precetti del francescanesimo.
La sezione Immagini offre una selezione di codici miniati nei quali è raffigurato il Santo di Assisi. Ai codici miniati si è voluto affiancare anche un manoscritto di altro tipo, un Cantorino della prima metà del XIII secolo, contenente due antichissime sequenze musicali in onore del Santo:dall’immagine visuale all’immagine musicale la memoria di Frate Francesco si sviluppa e si diffonde attraverso i principali registri della rappresentazione liturgica.
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLO: “FRIAR FRANCIS. Traces, Words, Images”
DATA: 17 novembre 2014 – febbraio 2015 New York – marzo – maggio 2015 Assisi
CATALOGO: FRATE FRANCESCO – “FRIAR FRANCIS. Traces, Words, Images” – EDIZIONI SKIRA
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