Poco Grano Molti Frutti 50 anni di Archeologia ad Alba Fucens

Interiorque per udos Alba sedet campos pomisque rependit aristas (Sil.,VII, 506/507)
In mezzo a campagne paludose c’è Alba, e compensa con i frutti la mancanza di grano.

I Magazzini del grano di Villa Torlonia ospiteranno, dal 13 maggio al 15 agosto 2007, la mostra POCO GRANO MOLTI FRUTTI dedicata ai 50 anni di scavi che, l’Academia Belgica in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per l’Abruzzo, intraprese dal 1949 ad Alba Fucens, colonia romana in territorio Equo.

Nell’innovativo percorso espositivo antiche testimonianze di storia arte e quotidianità e documenti di scavo contribuiscono a raccontare la vita della colonia romana e la storia della sua riscoperta.
La statuaria prende vita e in una sorta di esperimento di radioarcheologia Silla, Agrippina, Massimiano e Costanzo Cloro con i loro racconti trasportano il visitatore indietro di 2000 anni proiettandolo negli avvenimenti storici della città e nelle sue memorie.

L’importanza di Alba e la raffinatezza dei suoi abitanti viene visualizzata attraverso opere d’arte come le statue di Venere, gli efebi, i dignitari in toga, gli oggetti esotici, gli arredi delle case e dei giardini, mentre flaconi di profumo in vetro e argilla, bambole in legno, oggetti da toletta in osso e in bronzo, aghi da cucito, pesi da telaio, monete, gioielli e vasellame offrono uno sguardo nuovo sulla vita quotidiana di 2000 anni fa.

Sullo sfondo, musiche rumori e voci accompagnano la proiezione delle foto degli archeologi e dei manovali marsicani, ritratti al lavoro sullo scavo e nei momenti di pausa, presentando le immagini più importanti della riscoperta di Alba ed uno scorcio romantico sulla vita della Marsica nel dopoguerra.
Accanto ai reperti sono esposti appunti, diari di scavo e disegni, redatti dagli archeologi cui questa mostra è dedicata, perché questi oggetti, senza il sapiente lavoro e la passione degli uomini che li hanno portati alla luce, non potrebbero essere qui a raccontarci la loro storia.

Sono inoltre esposti al pubblico, per la prima volta, i materiali provenienti dal recente scavo della Villa rustica in località Macerine di Avezzano, una splendida vera di pozzo finemente scolpita, brocche di bronzo, pedine da gioco e alcuni corredi di sepolture.